Fiori Australiani
Negli anni ho ampliato il mio orizzonte floriterapico usando, in associazione ai rimedi del Dottor Bach, altre essenze floreali come quelle Californiane e Francesi, ottenendo degli ottimi risultati. Da oltre 10 anni ho scoperto il mondo dei fiori Australiani ai quali mi sono avvicinata con curiosità ma anche con cautela, considerando già abbastanza ampie le mie conoscenze.
Mi si è aperto, invece, un nuovo orizzonte quando ho conosciuto le” Bush Flower essences” scoperte da Ian White, naturopata e floriterapeuta australiano. La loro efficacia è sicuramente potente, agiscono velocemente e in profondità. Come tutti gli altri fiori nel mondo della floriterapia, agiscono come catalizzatori aiutando a risolvere gli stati d`animo negativi che portano, nel tempo, a sviluppare la malattia.
Fiori del Bush
I fiori australiani non sono il superamento dei fiori di Bach ma un’integrazione per tematiche nuove come per esempio l’inquinamento, tema sconosciuto ai tempi del Dottor Bach, o la sessualità, che viene poco trattata con i fiori di Bach, e persino per aiutare a essere più aperti e flessibili verso idee nuove e tecnologie più avanzate.
Perché vengono chiamati fiori del bush? Questo termine definisce la zona in cui crescono, la parte più selvaggia del territorio australiano.
Dalle origini
Gli aborigeni avevano la capacità di leggere i sogni e, per farlo, creavano un tappeto con i fiori, si sedevano su questo tappeto e si raccoglievano in meditazione. Anche White, prima di raccogliere i fiori si raccoglie in meditazione e chiede alla pianta stessa il permesso di raccoglierli. Con un rametto (senza toccarlo con le mani) prende il fiore e lo pone in una boccia d’acqua con un cristallo di quarzo che trasmette la sua vibrazione all’acqua. Lascia quest’acqua al sole e alla luna, poi toglie il fiore, unisce il brandy e la tintura madre è pronta.
Chi è Ian White?
White ha sempre usato il suo intuito per ricercare i fiori. È laureato in scienze e psicologia e ha proseguito gli studi seguendo varie discipline.
White ha iniziato la professione del floriterapeuta usando e insegnando i fiori di Bach ma, come abbiamo già detto, a un dato momento decide di provare a usare la flora locale.
Per la terapia sceglie di usare sette gocce, questo perché il numero sette .ha una valenza nella nostra vita come, per esempio i sette giorni della settimana; si usano sette gocce al mattino e sette gocce la sera, momento in cui la persona è più ricettiva. Ai suoi pazienti dice di annotare, oltre ai cambiamenti, i sogni.